Seleziona una pagina

La riabilitazione del pavimento pelvico è una pratica clinica in uso da molti anni, ma si è diffusa solo ultimamente.

Perché una diffusione così tarda?

Sicuramente, il primo grande ostacolo è stato il fatto che tutto ciò che concerne gli organi genitali e apparato riproduttivo, in generale, continua ad essere un tabù. Un’altra colpa è da attribuire alla poca e mal-informazione che condanna le persone a dei rimedi palliativi o che limitino solo i danni. Esperia vuole far conoscere i vantaggi della riabilitazione e allenamento del pavimento pelvico.

Cos’è il pavimento pelvico

Con il termine pavimento termico si fa riferimento alla superficie alla base del bacino, composta da tre strati muscolari:

  • Diaframma pelvico: è formato dall’elevatore dell’ano, che a sua volta comprende tre ventri muscolari. Questo diaframma rappresenta lo strato più profondo
  • Diaframma urogenitale: è attraversato dall’uretra e della vagina e il muscolo traverso profondo del perineo e i legamenti tra pube e uretra
  • Area superficiale degli sfinteri: costituita da quattro muscoli:
    • Muscolo costrittore della vagina;
    • Muscolo traverso superficiale del perineo;
    • Muscolo ischio-cavernoso;
    • Muscolo sfintere dell’ano

La riabilitazione del pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico riguarda sia gli uomini sia le donne. La prevenzione, infatti, è importante per la prevenzione e la cura di incontinenza fecale e urinaria. Importante, in questo percorso, è la presa di consapevolezza di questa parte del corpo, spesso sconosciuta. Esperia attua strategie che permettano al paziente di prendere coscienza di questo muscolo, capirla e solo dopo si passerà agli esercizi.

Le patologie trattate con la fisioterapia

Come detto, la riabilitazione in questione apporta benefici sotto aspetti diversi. Le condizioni che possono essere trattate sono:

  • Incontinenza urinaria da sforzo;
  • Incontinenza fecale;
  • Prolassi di vescica, utero e retto;
  • Dispareunia o dolore sessuale;
  • Disfunzioni sessuali;
  • Dolore pelvico cronico.

Gli strumenti utilizzati

Durante la fisioterapia si può ricorrere alla terapia strumentale, come il biofeedback: il paziente riesce a vedere il grado di contrazione e rilascio della muscolatura con l’utilizzo di elettrodi nella cavità vaginale o anale. Un altro strumento è il cono di kegel, per il rinforzo dei muscoli interi della vagina.

Non fare dei tuoi problemi genitali un tabù, se riconosci uno di questi sintomi, rivolgiti ad uno specialista. Con grande professionalità e rispetto, il personale di Esperia ti guiderà in questo percorso.